Ciao, leggo di queste due modifiche principalmente ma vorrei discuterne un attimo tecnicamente (non per sentito dire).
Partiamo dalla prima; aprire le unghiate che senso ha se non si installa poi un pistone chiuso?
Ci troviamo due flussi: il primo quello che viene direttamente dai carter, il secondo quello che attraversa il pistone.
Ora, secondo i principi base della fluidodinamica i due flussi si ostacolano a vicenda creando un botto di turbolenze in camera ed un caricamento "sporco".
Secondo caso il raccordo: capisco incrementare l'area degli scivoli sul carter quando questi sono inferiori ai travasi sulla base del cilindro (altrimenti è come avere uno "strozzo" ed una perdita di alimentazione), ma quando il cilindro ha travasi più piccoli del carter (vedi classico gt pinasco con carter polini) non vedo questa gran necessità di raccordare.
Il cilindro ha un travaso calibrato per pulire il flusso ed accelerarlo prima dell'immissione in camera.
Sen questo travaso è interamente scoperto sul carter avremo il caricamento ideale previsto dal costruttore.
Ricostruire con lo stucco può giusto aiutare ad indirizzare il flusso limitando le turbolenze causate dal "muro" del travaso in eccesso tappato dalla base del cilindro, ma non credo che faccia poi grosse differenze "al banco".
Al limite si può fare un minimo di invito nei travasi del cilindro ottenendo lo stesso risultato, anzi migliorando ulteriormente l'accelerazione del flusso dentro il travaso.
Questa è una mia idea, mi piacerebbe discuterne coi la community, però non datemi risposte tipo "faccio così perchè lo dice tizio o caio"